Certificazioni

Le nostre certificazioni

CERTIFICAZIONI

A testimonianza dell'attenzione alla qualità totale dei propri prodotti e processi produttivi, Trevalli Cooperlat ha acquisito numerose certificazioni nazionali ed internazionali, che puntualmente rinnova secondo i più aggiornati standard in materia di sicurezza e di qualità.

Di seguito l'elenco dei nostri standard e delle nostre certificazioni, sia di stabilimento sia di prodotto.

ISO 9001:2015 considera l’intero sistema di esigenze ed aspettative di tutte le parti interessate, proveniente dallo specifico contesto in cui opera l’organizzazione. 

Il modello del sistema di gestione interagisce con altri modelli e tecniche gestionali utilizzati dall'organizzazione al fine di condurre i processi aziendali, migliorare l'efficacia e l'efficienza del prodotto offerto e del servizio erogato, ottenendo ed incrementando la soddisfazione del cliente.

La gestione della sicurezza sul lavoro inserita nella strategia aziendale e integrata con la qualità e le politiche ambientali, migliora le performance e proietta verso un nuovo modello di competitività sostenibile. La UNI ISO 45001:2018 è la prima norma internazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che stabilisce un quadro per migliorare la sicurezza, ridurre i rischi in ambito lavorativo e migliorare la salute e il benessere dei lavoratori, permettendo così di aumentare le performance in materia di salute e sicurezza.

La norma UNI EN ISO 22005:2008 è il documento di riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari. Costituisce uno strumento indispensabile per: 

  • supportare il sistema che l'azienda ha implementato per garantire il rispetto dei requisiti igienico-sanitari e di qualità del prodotto
  • adempiere ad eventuali obblighi imposti da normativa locale, nazionale o internazionale
  • valorizzare particolari caratteristiche di prodotto, quali l'origine/territorialità e le caratteristiche peculiari degli ingredienti
  • soddisfare le aspettative del cliente
  • definire la storia e l'origine del prodotto
  • facilitare eventuali ritiri o richiami dei prodotti commercializzati
  • identificare le responsabilità di ciascun operatore della filiera
  • facilitare il controllo di specifiche informazioni che riguardano il prodotto agroalimentare
  • comunicare specifiche informazioni ai maggiori stakeholders nonché ai consumatori

La UNI EN ISO 14001:2015 è una norma focalizzata sugli aspetti ambientali lungo la catena del valore che punta molto sulla valutazione dell'impatto ambientale, non solo internamente all'organizzazione ma anche esternamente, estendendosi a tutti quei processi a monte e a valle della catena del valore quali materie prime, logistica in ed outbound, trasporti, processi affidati a terzi.

La UNI EN ISO 14001:2015 si focalizza principalmente su 3 parole chiave: contesto, prospettiva del ciclo di vita e infine rischio

Per contesto si intende non  solo quello di tipo ambientale ma anche quello relativo all’economia, alla sostenibilità, all' interazione con le parti interessate (operatori delle filiere a monte e a valle, aziende concorrenti, comunità locali, istituzioni, ecc). Dall'analisi e comprensione del contesto organizzativo dipendono una serie di implicazioni che si estendono a tutto il sistema di gestione ambientale. Nello specifico:

  • La definizione del campo di applicazione del sistema
  • La considerazione dei fattori che possono condizionare la capacità dell’organizzazione nel raggiungere i suoi obiettivi di miglioramento

Per prospettiva del ciclo di vita ci si riferisce a tutti gli aspetti e impatti ambientali correlati alle attività, prodotti e/o servizi dell'organizzazione relativi ad esempio a: progettazione e sviluppo; imballaggio e trasporto; prestazioni ambientali e pratiche in uso presso fornitori ed appaltatori; estrazione e distribuzione di materie prime e risorse naturali; distribuzione; uso e fine vita dei prodotti. 

Per quanto infine attiene al rischio, sapere identificare e valutare tutti i rischi connessi al sistema di gestione costituisce un presupposto fondamentale per poter impostare correttamente la pianficazione e poter definire azioni efficaci in termini di prevenzione e mitigazione. 

Fino ad oggi il rischio è stato visto con accezione negativa, in termini di eventuali conseguenze dannose per l'ambiente naturale. La novità introdotta dalla norma UNI EN ISO 14001:2015 supera questo concetto, qualificando il rischio come "effetto dell’incertezza sugli obiettivi", inteso tanto in termini positivi quanto negativi.

Le aziende sono quindi tenute ad adottare e sviluppare nell'ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA) approcci alla gestione del rischio atti non soltanto a prevenire e mitigare potenziali conseguenze negative per il raggiungimento dei propri obiettivi, ma anche a cogliere e a valorizzare tutte le "opportunità" che una SGA corretta ed efficace può offrire. 

Il BRC (British Retail Consortium) è uno standard globale specifico per la sicurezza dei prodotti agroalimentari. Obiettivo della certificazione BRC è assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari proposti ai consumatori dai fornitori e rivenditori della GDO. 

E' uno degli standard relativi alla sicurezza alimentare riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI), un’iniziativa internazionale, il cui scopo principale è quello di rafforzare e promuovere la sicurezza alimentare lungo tutta la catena di fornitura.

L’applicazione del BRC è dunque un presupposto necessario per poter esportare i propri prodotti, ed è uno strumento di garanzia riconosciuto circa l’affidabilità aziendale.

Lo standard BRC consente alle aziende di:

  • ridurre l'incidenza di sprechi, rilavorazioni e richiami di prodotti
  • disporre di uno strumento per migliorare la gestione della sicurezza alimentare, attraverso il controllo e il monitoraggio dei fattori critici
  • costruire e rendere operativo un sistema di gestione per controllare che siano rispettati i vincoli di qualità, sicurezza e conformità legale che regolano il settore alimentare, con riferimento specifico alle leggi in vigore nei Paesi di destinazione dei prodotti finiti
  • comunicare il proprio impegno sulla sicurezza e, in caso di incidente, limitare le possibili conseguenze di carattere legale, dimostrando di avere preso tutte le misure ragionevoli per evitarlo
  • efficientare la gestione della Supply Chain, riducendo la necessità di auditing esterno e accrescendo l'affidabilità complessiva delle catena di fornitura

Lo standard IFS è uno standard di prodotto a garanzia che il prodotto fornito sia conforme alle specifiche del cliente durante il continuo impegno sul miglioramento del processo.

IFS Food è uno standard riconosciuto GFSI (Global Food Safety Initiative) per gli audit alle industrie alimentari.

Gli obiettivi che lo standard IFS Food si prefigge sono:

  • Assicurare la sicurezza alimentare e qualità dei processi e dei prodotti
  • Stabilire uno standard comune con un sistema di valutazione uniforme
  • Lavorare con enti di certificazione accreditati e auditor qualificati per l’IFS Food
  • Garantire trasparenza e uguaglianza lungo la filiera di fornitura
  • Ridurre i costi e i tempi sia per l’industria sia per i retailers

Tra i vantaggi che questo standard presenta alle aziende, si distinguono benefici sia a livello produttivo, sia a livello di immagine aziendale. Nello specifico:

  • Miglioramento della comunicazione per quanto riguarda le buone pratiche, gli standard e le procedure, tra la direzione e il personale
  • Monitoraggio del rispetto della legislazione alimentare
  • Più efficacia nell’uso delle risorse
  • Riduzione degli audit da parte dei clienti
  • Alta flessibilità nell’attività individuale attraverso un approccio sull'analisi del rischio.

Fondata nel 2004, RSPO - Roundtable on Sustainable Palm Oil è un’Associazione Non Profit che ha l’obiettivo di promuovere la coltivazione e l’utilizzo di olio di palma sostenibile. 

Di seguito alcuni dei principali benefici della certificazione di prodotto RSPO:

  • rispondere alle richieste e ai requisiti dei clienti relativamente al loro impegno in termini di sostenibilità dei prodotti derivati da palma da olio
  • soddisfare le necessità dei maggiori distributori e rivenditori di attestare la sostenibilità dei prodotti
  • dimostrare l’impegno verso pratiche produttive sostenibili
  • attestare verso i dipendenti l’appartenenza ad una Organizzazione socialmente responsabile

QM è il marchio della regione Marche che garantisce:

  • QUALITÀ: garantita dal rispetto di un rigoroso disciplinare di produzione e da controlli indipendenti
  • TRACCIABILITÀ: garantita per ciascuna fase e per tutti i soggetti coinvolti nel processo di produzione
  • INFORMAZIONE: esauriente, combinando le informazioni in etichetta con quelle disponibili su internet

 

L'acronimo DOP (denominazione di Origine Protetta) è un marchio di tutela giuridica della denominazione attribuito dall'Unione Europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.

Di fatto, estende la tutela del marchio nazionale DOC (Denominazione di Origine Controllata) a tutto il territorio europeo e, con gli accordi internazionali GATT, anche al resto del mondo.

La certificazione DOP è pertanto un riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli ed alimentari il cui processo produttivo risulta essere conforme ad un disciplinare di produzione, laddove le caratteristiche dei prodotti sono esclusivamente dovute ad un ambiente geografico specifico, comprensivo dei suoi fattori naturali ed umani, che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. Il rispetto delle regole impartite dal disciplinare è garantito da uno specifico organismo di controllo.

Il termine specialità tradizionale garantita, meglio noto con l'acronimo STG, è un marchio di origine introdotto dall'Unione Europea volto a tutelare produzioni che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzioni tradizionali. La certificazione STG si rivolge a prodotti agro-alimentari che abbiano una "specificità" legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona, ma che non vengano prodotti necessariamente solo in tale zona. Si riferisce, quindi, a prodotti ottenuti secondo un metodo di produzione tipico tradizionale di una particolare zona geografica, al fine di tutelarne la specificità. 

L’Agricoltura Biologica è un metodo di produzione agroalimentare disciplinato a livello nazionale, europeo ed internazionale sia sul piano legislativo che volontario. È regolamentata in diversi Paesi del mondo, ed è definita a livello internazionale dalle linee guida dell’IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements).

L'Agricoltura Biologica privilegia la gestione razionale delle risorse interne all’azienda a salvaguardia dell’agroecosistema in tutti i suoi aspetti.

La produzione biologica di prodotti agricoli ha l’obbligo di:

  • Rispettare le norme sul trattamento del suolo, rispettandone i cicli e la fertilità naturali
  • Prevenire i danni con la possibilità di ricorrere a prodotti fitosanitari autorizzati dalla Commissione
  • Utilizzare sementi di origine biologica
  • Utilizzare prodotti per la pulizia approvati dalla Commissione
  • I vegetali selvatici raccolti in determinate zone anche sono prodotti biologici, ammesso che rispondano ad una serie di requisiti in materia di zona di raccolta e provenienza
  • Offrire prodotti ad alto contenuto nutritivo senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi
  • Eliminare l'impiego di energia ausiliara (di origine chimica, meccanica o estrattiva) e quindi il rischio di contaminazione dei processi agricoli

VEGAN OK è il più diffuso standard etico al mondo con oltre 1000 realtà certificate e decine di migliaia di prodotti sia in Italia che all'estero. La certificazione VEGAN OK è un punto di riferimento del settore naturale e garantisce il consumatore sull'assenza di parti di origine animale in ogni genere di prodotto. 

TreValli Cooperlat ha ottenuto per diversi suoi prodotti la certificazione halal, termine che significa lecito. Si tratta di una garanzia per i consumatori musulmani che gli ingredienti, le fasi di produzione e il confezionamento dei prodotti certificati siano conformi alle regole etiche della tradizione islamica.

Kosher è l'insieme di regole religiose che governano la nutrizione degli Ebrei osservanti.

La parola ebraica "Kasher o Kosher" significa conforme alla legge, consentito. Le regole principali derivano dalla  Bibbia: la Torà.

Tale certificazione è applicabile ad una gran varietà di prodotti, viene rilasciata da apposite associazioni Rabbiniche ed è indicata sul prodotto da un apposito simbolo o dicitura che identifica il Rabbino certificatore.
Perché un prodotto sia certificato Kosher, tuttavia, è necessario che esso soddisfi rigorosissimi standard di qualità e che tutte le procedure di produzione e confezionamento, nonché ogni singolo ingrediente utilizzato nella sua preparazione, siano conformi alle restrittive leggi del Kasheruth.
Il rispetto di queste severe regole viene verificato periodicamente da esperti direttamente sul logo di produzione. La certificazione Kosher, pertanto, deve necessariamente essere periodicamente rinnovata, sulla base del rispetto di rigorosi e severi standard qualitativi di produzione. L'estrema rigidità di queste norme costituisce una tutela ulteriore per il consumatore, indipendentemente dalla sua religione e, nel tempo, ha reso la certificazione Kosher un marchio di qualità riconosciuto in tutto il mondo. 

Di seguito tutte le certificazioni ad oggi acquisite per ogni nostro stabilimento produttivo.